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Innovazioni nella gestione delle volture catastali: servizio online e digitalizzazione dei registri

L’Agenzia delle entrate informa sulle recenti innovazioni riguardo alla gestione delle volture catastali, evidenziando l’implementazione di un nuovo servizio online denominato “Voltura catastale web” (Agenzia delle entrate, comunicato 15 aprile 2025).

La voltura catastale è il principale strumento con il quale devono essere aggiornati i soggetti iscritti in Catasto, specialmente in situazioni come le successioni ereditarie, dove è necessario comunicare il cambio di intestazione dei diritti reali su un immobile. Con la “domanda di volture”, infatti, il contribuente comunica all’Agenzia che il titolare di un determinato diritto reale su un bene immobile non è più la stessa persona, ma un’altra.

 

L’iniziativa, dunque, si inserisce in un contesto di semplificazione burocratica, mirata a facilitare l’accesso dei cittadini e dei loro delegati alle procedure di aggiornamento dei dati catastali relativi ai titolari di beni immobili.

 

Il nuovo servizio online consente agli utenti di presentare la domanda di voltura e di effettuare il pagamento delle somme dovute direttamente tramite pc, utilizzando credenziali digitali come SPID, CIE, CNS o Entratel/Fisconline. Questo sistema non solo semplifica la procedura, ma offre anche un’interfaccia guidata per la compilazione della dichiarazione, garantendo la ricezione e l’accettazione dei documenti inviati.

 

Il servizio “Voltura catastale web” sostituirà gradualmente il precedente software “Voltura 2.0 – Telematica”, che continuerà a essere disponibile fino alla data di dismissione, che sarà comunicata successivamente.

 

Un ulteriore sviluppo è rappresentato dal nuovo servizio gratuito “Consultazione registro partite catastali”, attivo dallo scorso 9 aprile e anch’esso disponibile in area riservata sul sito delle Entrate. La nuova funzionalità consente di consultare i “registri di partita”, ovvero gli schedari cartacei con i nomi degli intestatari (ditte catastali) contrassegnati da un numero (numero di partita). Nel corso degli anni questi registri sono stati microfilmati e successivamente trasferiti su immagini digitali, che oggi vengono rese consultabili online grazie al nuovo servizio, senza la necessità di recarsi fisicamente presso gli uffici dell’Agenzia. Benché questi registri cartacei non siano più aggiornati, poiché superati dalle attuali modalità di archiviazione dei dati catastali, la consultazione delle informazioni in essi contenute risulta particolarmente utile in caso di ricerche a ritroso nel tempo.

CCNL Cooperative Sociali: siglata la nota applicativa per la gradualità

Stabilite le linee guida per la concessione della gradualità dove è complessa l’applicazione dei contenuti economici del contratto

Agci-Imprese sociali, Confcooperative-Federsolidarietà, Legacoopsociali, Fp-Cgil, Cisl-Fp, Fisascat-Cisl, Uil-Fpl e Uiltucs hanno sottoscritto, in data 7 aprile, la nota applicativa relativa all’art. 77 del CCNL Cooperative Sociali riguardante la gradualità. All’interno del documento, diramato alle sedi territoriali competenti, si dichiara la corretta ed integrale applicazione del contratto, sino alla data di presentazione e si documenta il mancato riconoscimento degli adeguamenti contrattuali in regime di appalto o accreditamento, con l’opportuna evidenza della dimensione economica e temporale dei contratti interessati.
Inoltre, vengono illustrate le criticità delle condizioni economico-finanziarie dell’impresa; viene documentato l’eventuale utilizzo di ammortizzatori sociali; vengono riportati eventuali stati di crisi già in essere e vengono segnalate altre richieste di gradualità presentate in altri territori o regioni.
Viene precisato, inoltre, che le istanze di accesso alla gradualità devono pervenire alla commissione regionale/provinciale territorialmente competente almeno 60 giorni prima della decorrenza degli incrementi retributivi. I lavoratori coinvolti nell’eventuale percorso di gradualità sono quelli impegnati nella gestione dei servizi all’interno della regione e/o territorio dove la sopravvenuta difficoltà rende complessa l’applicazione dei contenuti economici del contratto. L’eventuale concessione della gradualità deve prevedere una durata limitata nel tempo. 

Modalità operative per la garanzia IVA per soggetti non residenti in UE

L’Agenzia delle entrate ha definito le modalità operative per la prestazione della garanzia ai sensi dell’articolo 35, comma 7-quater, del D.P.R. n. 633/1972 (Agenzia delle entrate, provvedimento 14 aprile 2025, n. 178713).

Tale garanzia è richiesta ai soggetti non residenti in uno Stato membro dell’Unione europea o in uno degli Stati aderenti allo Spazio economico europeo che intendono effettuare operazioni intracomunitarie e adempiono gli obblighi in materia di imposta sul valore aggiunto sul territorio nazionale avvalendosi di un rappresentante fiscale nominato ai sensi dell’articolo 17, terzo comma, del medesimo decreto.

I soggetti non residenti nei paesi UE/SEE che utilizzano un rappresentante fiscale per adempiere agli obblighi IVA in Italia sono tenuti a prestare idonea garanzia per essere inclusi o rimanere nella banca dati VIES.

I soggetti già titolari di partita IVA devono prestare la garanzia preventivamente alla richiesta di inclusione nel VIES, mentre quelli non ancora in possesso di partita IVA devono prestare la garanzia contestualmente alla presentazione della dichiarazione di inizio attività con la richiesta di inclusione nel VIES.

 

La garanzia può essere prestata sotto forma di cauzione in titoli di Stato o garantiti dallo Stato o sotto forma di polizza fideiussoria ovvero di fideiussione bancaria, per un valore massimale minimo di 50 mila euro.

 

La garanzia deve essere prestata a favore del Direttore pro tempore della Direzione Provinciale dell’Agenzia delle entrate competente in ragione del domicilio fiscale del rappresentante fiscale e consegnata, personalmente o tramite il rappresentante fiscale, alla medesima Direzione Provinciale.

 

La garanzia sotto forma di cauzione in titoli di Stato o garantiti dallo Stato deve contenere specifiche informazioni, tra cui dati identificativi del richiedente e del depositario, la Direzione Provinciale beneficiaria, la delimitazione, durata e importo della garanzia, la composizione del deposito, le obbligazioni delle parti, la forma delle comunicazioni e il foro competente.

La polizza fideiussoria o fideiussione bancaria deve contenere informazioni quali dati identificativi del richiedente e del fideiussore, la Direzione Provinciale beneficiaria, la delimitazione, durata e importo, l’inadempimento e le obbligazioni delle parti, la rinuncia alla preventiva escussione e surrogazione, la forma delle comunicazioni e il foro competente.

 

La garanzia deve avere una durata non inferiore a 36 mesi dalla data di consegna alla Direzione Provinciale competente. Solo dalla data della comunicazione positiva è possibile richiedere l’inclusione nel VIES.

I soggetti già inclusi nella banca dati VIES alla data di pubblicazione del provvedimento in argomento, devono invece prestare la garanzia entro 60 giorni dalla medesima data. In caso di mancata prestazione della garanzia entro tale termine, l’Agenzia comunica al rappresentante fiscale l’avvio della procedura di esclusione dal VIES del soggetto rappresentato.